La Guida della Val Susa

La Guida della Val Susa.

Sommario:

  1. La storia.
  2. Da visitare.
  3. Curiosità.
  4. Eventi.
  5. Itinerario.
  6. Servizi per gli sciatori
  7. Avventure ad alta quota.
  8. Relax.
  9. Food & Drink.


 

1. La storia 

La Val di Susa è una valle alpina situata nella parte occidentale del Piemonte, a ponente di Torino e confinante con la Francia ad ovest.

È lunga 80 km ed ha 90 mila abitanti ed è la più estesa e popolata valle del Piemonte. Prende il nome dall’antica città di Susa situata in posizione baricentrica, anche se ad oggi il suo centro più grande è Avigliana.

I primi insediamenti stabili dell’uomo in questa zona risalgono al quinto millennio a.C. anche se le prime testimonianze sono del V – VI secolo a.C. Per alcuni storici qui è avvenuto l’incontro tra le tribù celtiche transalpine  e i celto-liguri locali, per altri l’influenza celtica è stata minima.

Nel periodo della Roma Repubblicana queste zone hanno iniziato ad acquisire un’importanza strategico-militare. Si ipotizza che qui passò Annibale con l’esercito nel 218 a.C. Seguì poi l’importantissimo passaggio di Giulio Cesare verso le Gallie.

Dopo la caduta dell’Impero Romano queste zone furono dominate dai Goti, dai Bizantini e dai Longobardi. Quest’ultimi continuarono le opere di fortificazione della valle, soprattutto dal punto di vista militare. Tuttavia questo non fermò l’invasione dell’esercito di Carlo Magno che, scendendo in Italia, nel 774 pose fine al regno longobardo.

Con la caduta del regno dei franchi queste zone vennero colpite dalle invasioni saracene del X secolo. La lotta contro gli invasori fu portata avanti dal marchese di Torino Arduino il Glabro il quale, una volta liberata, ne finanziò la ricostruzione. Come simbolo di rinascita venne costruita la Sacra di San Michele.

Grazie all’unione della casata sabauda con quella arduinica la Val di Susa riuscì a diventare un centro economico e commerciale importante.

Nel 1046 Adelaide di Susa, figlia di Olderico Manfredi, sposò il principe Oddone, figlio di Umberto I Biancamano. Una volta terminato il reame della regina Adelaide, la valle entrò in parte sotto la sfera d’influenza del Delfinato, un’antica provincia francese da sempre in conflitto con i Savoia.

Dopo tre secoli di prosperità le inimicizie tra francesi e sabaudi continuarono e si inasprirono ulteriormente quando la Val di Susa fu ceduta alla Francia definitivamente.

Nel XVI secolo la valle tornò sotto il dominio dei Savoia. Nel mentre iniziarono le guerre religiose che in valle si tradussero come lotta contro i valdesi e la Riforma. La città di Susa rimase capoluogo della provincia fino alla Guerra di secessione spagnola.

Visto il coinvolgimento del Regno di Sardegna, nel 1703 Vittorio Emanuele II aderì alla grande alleanza del principe Eugenio di Savoia.

Se in un primo momento, il contingente di invasione franco-spagnolo riuscì ad oltrepassare la Val di Susa senza problemi, i territori alpini tornarono nelle mani dei Savoia dopo l’assedio di Torino del 1706.

Approfittando dei trattati di pace del 1713, la Casata piemontese riuscì a garantirsi, oltre alla corona di Sicilia (scambiata poi con quella di Sardegna), anche l’alta Val di Susa strappandola ai francesi.

Dal 1974 il Piemonte venne attaccato dalla Francia rivoluzionaria. Con le vittorie di Napoleone la valle passò sotto il controllo francese fino al 1814. Tornò al Piemonte con la Restaurazione e Vittorio Emanuele I.

Durante la seconda guerra mondiale il territorio fu molto coinvolto dalla Resistenza partigiana e soprattutto dagli eventi del 1944.

Tutti questi sviluppi storici hanno contribuito allo sviluppo di una cultura e di una lingua locale unica nel suo genere. Una cultura occitano-piemontese che tutt’ora mantiene le sfaccettature di ogni influenza straniera che ha contribuito a formarne il presente.


2. da visitare.

    • Bardonecchia
      Bardonecchia è un comune italiano di 3020 abitanti in alta Val di Susa. E’ un importante centro per gli sport invernali, con due comprensori sciistici: quello del Colomion-Les Arnauds-Melezet e quello dello Jafferau.
      Originariamente la conca di Bardonecchia era occupata da un lago, alimentato da alcuni fiumi alpini. A testimonianza di ciò c’era una chiesa che si chiamava Santa Maria ad lacum, costruita nell’attuale Borgo Vecchio e che ad oggi è stata sostituita da una nuova chiesa eretta nel XIX secolo.
      Nella storia recente Bardonecchia è diventata molto famosa in quanto sede dei giochi olimpici invernali del 2006, ospitando le gare di snowboard e uno dei tre villaggi olimpici.
      Nel gennaio del 2007 ha inoltre ospitato le gare di sci alpino e snowboard dell’Universiade invernale di Torino 2007, mentre dal 17 al 19 ottobre 2008 ha ospitato la prima assemblea nazionale della componente Pionieri (dopo oltre 60 anni di esistenza) della Croce Rossa Italiana.
      Oltre ad essere una meta molto ambita da tutti coloro che amano gli sport invernali, Bardonecchia è anche un luogo pieno di cultura e di arte. Qui potrete per esempio visitare:
      Forte di Bramafam: si tratta di una fortificazione eretta verso la fine dell’800 ed è una delle più grandi opere fortificate della fine del XIX secolo delle Alpi Cozie. Continua a leggere 
      Palazzo delle feste: fu progettato da Carlo Angelo Ceresa nel 1913 e originariamente doveva essere l’Hotel Bardonecchia o il Grand Hotel La Rho. Continua a leggere 
      Colonia IX Maggio: nata originariamente come colonia per le organizzazioni dei giovani fascisti. Fu inaugurata da Mussolini il 9 maggio del 1933 (da qui il nome) e dopo la seconda guerra mondiale divenne Colonia Medail. Continua a leggere 
      Museo Civico di Bardonecchia: nasce nel 1954 e si trova nel palazzo ottocentesco che una volta era sede comunale. Continua a leggere 
      Per scoprire l’itinerario di Bardonecchia clicca qui
    • Sauze D’Oulx
      Sauze D’Oulx è un comune italiano di 1064 abitanti e un tempo faceva parte della comunità montana Valle Susa e Val Sangone.
      La presenza di resti celtici dimostra che la città era abitata già in epoca pre-romana. Fu scenario di diverse lotte e scontri come la lotta tra cristiani e valdesi e, nel 1747, scenario della battaglia dell’Assietta tra francesi e piemontesi durante la guerra di successione austriaca.
      Nel 2006, durante i giochi olimpici invernali ha ospitato le gare di freestyle.
      Tra i luoghi di interesse ricordiamo per esempio la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. E’ una chiesa del XVI secolo con un campanile pseudo romanico e al suo interno conserva una fonte battesimale di pietra verde e n’ancona lignea settecentesca della scuola di Mélezet. Continua a leggere
      Per scoprire l’itinerario di Sauze D’Oulx clicca qui
    • Claviere
      Claviere è un piccolo comune in Piemonte. Si trova in Alta Val di Susa a 1760 metri di quota, sul versante italiano del colle del Monginevro. In particolare, vi consigliamo la Chiesa Parrocchiale della Visitazione di Maria AssuntissimaContinua a leggere
      Per i più avventurosi, nella stagione estiva, consigliamo il Ponte Tibetano, lungo 544 metri e a 30 metri di altezza.
      Per scoprire l’itinerario di Claviere clicca qui
    • Sestriere
      Sestriere è un comune in Piemonte di 923 abitanti. Con i suoi 2035 m è il comune più alto d’Italia. Le origini del comune sono molto recenti. Nasce infatti nel 1934 sui terreni dell’ex comune di Champlas du Col.
      Di particolare interesse segnaliamo la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, risalente al XII secolo e poi restaurata completamente all’inizio del ‘900.
      Ricordiamo anche la Chiesa di Sant’Edoardo, voluta da Giovanni Agnelli in memoria del padre.
      Nel 1914 venne eretto un obelisco che commemora la strada fatta costruire cent’anni prima da Napoleone per mettere in comunicazione il Piemonte e l’Alta Savoia. L’obelisco fu distrutto negli anni ’50 per fare spazio ad altri edifici ma venne poi ricostruito nel 1987 in via Pinerolo.
      Per scoprire l’itinerario di Sestriere clicca qui
    • Bussoleno
      Bussoleno è un comune italiano di 5675 abitanti della città metropolitana di Torino. Il paese è cresciuto nel Medioevo grazie ai commerci della via Francigena proveniente dal Moncenisio e, nell’età moderna grazie alle ferriere e al deposito ferroviario della linea Torino-Modane.
      Il nome del comune deriva da “Bussolin” che in piemontese significa biancospino. Altri credono che il nome derivi dalla pianta del bosso che è presente sullo stemma del comune.
      Per scoprire l’itinerario di Bussoleno clicca qui

 3. curiosità

La Sacra di San Michele e il set “segreto” del  Nome della Rosa.
E’ stato questo imponente complesso architettonico medievale che ha ispirato il Nome della Rosa di Umberto Eco. Dal romanzo è stato liberamente tratto il film di Jean Jacques Annaud che Eco avrebbe voluto far girare proprio nella Sacra. Purtroppo però i costi di produzione sarebbero stati eccessivi e quindi il film fu girato altrove.


4. Eventi.

Festa di Nostra Signora delle Nevi

Nostra Signora delle Nevi è la Madonna protettrice della Val Susa e si festeggia il 5 di agosto. È una ricorrenza molto sentita e diffusa. La statua della Madonna si trova sul Rocciamelone a 3538 metri di altezza. Si festeggia il 5 di agosto perchè, secondo una leggenda, il 5 agosto del 358 a Roma ci fu una nevicata miracolosa.


5. Itinerario.

Cosa vedere in Val Susa in 1 giorno

La Val Susa è sicuramente un luogo ricco di cose meravigliose da scoprire. Le attrazioni da visitare sarebbero molte e spesso non sono vicine tra di loro. Infatti con questo itinerario vogliamo proporvi una serie di alternative interessanti per passare una bella giornata alla scoperta della Val Susa.

Sicuramente la Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte, è una delle attrazioni più famose e rinomate. La Sacra è un’antichissima abbazia costruita tra il 983 e il 987 sul Monte Pirchiriano, a circa 40 km da Torino. Continua a leggere

Un altro luogo mistico nella Val Susa è l’abbazia benedettina dei Santi Pietro e Andrea a Novalesa. Fu fondata nel 726 e da sempre è stata un luogo dedicato al ritiro spirituale e alla meditazione, a stretto contatto con la natura.

Se invece amate immergervi a pieno nella natura sconfinata vi consigliamo il Parco Naturale OresieraRocciavè che si estende nelle Alpi Cozie Settentrionali a cavallo delle Valli Chisone, Susa e Sangone. E’ un’oasi di pace e un paradiso per gli amanti del trekking e delle escursioni. Nonostante alcune cime raggiungano quasi i 3 mila metri non è una zona particolarmente nevosa ma si può godere di un paesaggio mozzafiato. Passeggiando in queste valli avrete la possibilità di incontrare camosci, marmotte, mufloni, stambecchi, lepri, cinghiali e lupi. Ci sono anche numerosi laghetti che ospitano moltissime varietà di pesci.

Tra le cittadine che sicuramente potete visitare vi ricordiamo Avigliana. E’ un piccolo gioiello medievale perfettamente conservato, un luogo incantato in cui lasciarsi trasportare da questa atmosfera a metà tra magia e mistero. Il borgo vecchio di Avigliana è dominato dalle mura del castello che presidia il paese fino dal X secolo. Qui merita molto la bellissima piazza Conte Rosso, ma non sono da meno la famosa Torre dell’Orologio e le porte di accesso al borgo.

Un’altra città che potete visitare è Susa. E’ la città che da il nome all’intera valle ed è da sempre stato il centro economico e culturale della valle. Susa ha sempre occupato una posizione strategica per il controllo delle vie dirette dei valichi del Moncenisio e del Monginevro. Il suo momento di massimo splendore con l’impero romano a cui seguì una lenta e costante decadenza a causa anche di saccheggi e incendi.
Diventata poi provincia con i Savoia ad oggi è il punto perfetto da cui partire per scoprire le bellezze della valle.

ITINERARIO SCIISTICO

Se invece siete appassionati di scii o sport invernali la Val Susa è il luogo ideale. Infatti qui esistono 519 km di pista con ben 96 impianti di risalita. Tra i tanti vi consigliamo:
– il comprensorio sciistico Via Lattea – Sestiere/Sauze d’Oulx/San Sicario/Claviere/Monginevro. Si trova in provincia di Torino e nell’Arrondissement di Briancon. Qui sono disponibili per scii e snowboard 400 km di piste e 69 impianti di trasporto. Ci troviamo ad un’altitudine di 1372-2789m. Il 24% delle piste sono di difficoltà facile, il 55% di media difficoltà e il 21% difficili. Il prezzo dello skipass è di 58 euro per gli adulti e 16 euro per i bambini.
– il comprensorio sciistico Bardonecchia con 100 km di piste disponibili e 23 impianti di risalita. Ci troviamo ad un’altitudine di 1312 e 2800 m. Il 54% delle piste è di difficoltà facile, il 38% di difficoltà media e l’8% difficile. Il costo dello skipass è 44 euro per gli adulti, 37,50 euro per gli adolescenti e 12 euro per i bambini.
– il comprensorio sciistico Chiomonte Frais ha 19 km di piste per scii e snowboard e 6 km di skiroute. Ci sono 4 impianti e siamo ad un’altitudine tra i 1460 e 2090 metri. Il 32% delle piste sono facili, il 63% di difficoltà media e l’1% difficile. Il prezzo dello skipass è 25 euro per gli adulti e 20 euro per i bambini.

6. SERVIZI PER GLI SCIATORI.

In questa sezione potrai trovare tutte le informazioni utili riguardo a:

  • noleggio
  • acquistare e sconti skipass
  • assicurazione e infortuni
  • scuole di scii e snowboard

In aggiornamento…

7. AVVENTURE AD ALTA QUOTA.

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8. RELAX.

Se volete prendervi un momento di pausa dalla frenesia cittadina qui siete nel posto giusto. Ecco a voi una serie di consigli e di luoghi che abbiamo selezionato per voi.

In aggiornamento…


9. FOOD & DRINK.

La cucina di queste zone è un mix di tradizione piemontese e influenza francese. Tra i primi piatti vi consigliamo le Cajettes. Sono degli gnocchi di patate, ortica, cipolla e farina di segale solitamente gratinati al forno.
Sempre come primo ricordiamo la minestra di castagne al latte o zuppe con castagne e fagioli.
Tra i secondi ricordiamo il capocollo con le patate, il prosciutto cotto al fieno o il pollo ripieno di verdure.
Fra i dolci il più famoso è il Pan della Marchesa, una torta con mandorle e nocciole tostate. Oppure anche le Lose Golose, cioè biscotti al sapore di pesca e amaretto.

 

 

 

 

 

 

 

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