La Guida di Ivrea
La Guida di Ivrea
Sommario:
1. La storia della città
Il comune di Ivrea si posiziona geograficamente all’interno dell’area denominata “Canavese“.
In passato la città, che portava il nome di Eporedia, ha ricoperto una figura di posizione strategica in qualità di ultimo avamposto ai piedi delle Alpi, affondando le sue origini fino al periodo delle colonizzazioni Romane.
Grazie alla importanza storica e alle particolari caratteristiche ambientali la città di Ivrea e il territorio circostante offrono molti punti di interesse, sia dal punto di vista culturale che da quello turistico.
L’evento più importante che si svolge in città è il Carnevale storico, famoso in tutta Italia per la celebre battaglia delle arance.
Domina la città il Castello costruito nel 1358 per volere del Conte Verde, Amedeo VI di Savoia, quale simbolo del dominio sabaudo su Ivrea e il Canavese. La struttura del castello, che si trova vicino alla cattedrale e al palazzo vescovile, è caratterizzata da tre torri imponenti.
L’area geografica che circonda Ivrea è caratterizzata dalla collina morenica della Serra, che identifica il limite settentrionale, a oriente, del Canavese; il confine occidentale è invece delimitato dal Parco Nazionale del Gran Paradiso.
2. da visitare
- MONUMENTI
– Castello di Ivrea
Celebrato anche da Carducci, il castello delle tre torri è un po’ l’emblema della città. Continua a leggere
– Anfiteatro Romano
Si tratta di un anfiteatro romano costruito intorno alla metà del I secolo d.C. Continua a leggere
- MUSEI
– Laboratorio-Museo Tecnologic@mente
E’ un museo-laboratorio e racconta la storia industriale della Olivetti. Continua a leggere
– Museo della Carale
E’ stato fondato nel 2008 ed espone la raccolta pubblica di opere e documentazioni di Emilio Villa. Continua a leggere
– Museo A Cielo Aperto Dell’Architettura Moderna Di Ivrea
E’ un museo a cielo aperto che si snoda sull’asse di Via Jervis su cui sorgono gli edifici più rappresentativi della cultura olivettiana. Continua a leggere
– Museo Civico Pier Alessandro Garda
Situato in Piazza Ottinetti, il museo ospita mostre temporanee, festival e incontri. Continua a leggere
– Associazione Museo dello Storico Carnevale di Ivrea
Dal 6 Gennaio 2018 l’Associazione Museo dello Storico Carnevale di Ivrea ha uno spazio espositivo in via Guarnotta a Ivrea, nei locali dello Spazio Pitetti. Continua a leggere
- CHIESE
– Il Palazzo del Vescovado/Salone del palazzo vescovile
E’ un edificio che sorge in cima all’altura che occupa il centro storico di Ivrea. Continua a leggere
– La cappella dei tre re
Sulla sommità del Monte Stella sorge il luogo sacro dedicato ai Tre Re Magi. Continua a leggere
– Santa Marta
Essa si trova in Piazza Santa Marta ed è in stile barocco. Continua a leggere
– Campanile di Santo Stefano
La torre di Santo Stefano fu il campanile dell’omonima abbazia benedettina dell’XI secolo. Continua a leggere
– Chiesa di San Gaudenzio
È una piccola chiesa di architettura tardo barocca edificata tra il 1716 ed il 1724. Continua a leggere
– Chiesa di Sant’Ulderico
E’ un’antica chiesa che venne eretta dopo la canonizzazione di Sant’Ulderico, avvenuta nel 993. Continua a leggere
– Sinagoga
Si trova nel centro storico di Ivrea, sotto le mura del castello. Continua a leggere
– Santa Maria Assunta
La chiesa, con la sua storia millenaria, è indubbiamente il più importante luogo di culto della città. Continua a leggere
3. Curiosità
Il ponte Vecchio, di origine romana, per secoli, fu l’unico passaggio sul fiume Dora Baltea. Anche se è stato soggetto a ristrutturazioni e rifacimenti nel corso degli anni, ancora oggi conserva la struttura romana in grossi blocchi di pietra locale, tutti regolari.
Attraversando il ponte, si raggiungono un gruppo di edifici arroccati sulla sponda destra della Dora Baltea “il Borghetto” ricco di botteghe e attività artigianali.
4. Eventi
- Carnevale di Ivrea
Lo Storico Carnevale di Ivrea affonda le radici nel Medio Evo ed è un evento unico in cui storia e leggenda si intrecciano per dar vita a una grande festa civica popolare dal forte valore simbolico, durante la quale la comunità di Ivrea celebra la propria capacità di autodeterminazione ricordando un episodio di affrancamento dalla tirannide di medievale memoria. Continua a leggere - Festa Patronale di San Savino
Dopo il Carnevale, la Festa Patronale di San Savino, celebrata il 7 luglio, resta l’appuntamento più atteso in città. San Savino è un patrono che non ha mai conosciuto la città, e che in essa è entrato ben seicento anni dopo la sua morte. Continua a leggere
5. Itinerario
Come raggiungere Ivrea:
La città di Ivrea è situata all’imbocco della Valle d’Aosta ed è facilmente raggiungibile con diversi mezzi di trasporto:
- in treno con la linea Torino – Aosta
- in auto attraverso il collegamento autostradale della A5 Torino – Aosta
- in aereo: dall’aeroporto di Torino Caselle situato a 16 km dalla città di Torino e a circa 40 km da Ivrea
- in autobus attraverso i collegamenti gestiti principalmente da GTT e Sadem
Primo giorno
La prima cosa da fare è la visita nel centro storico di questa città che si può comodamente girare a piedi. Le vie del centro storico di Ivrea, teatro della battaglia delle arance nei giorni del famoso Carnevale di Ivrea conducono la visita verso il Duomo di Santa Maria Assunta, edificato nel IV secondo d.C. sui resti di un antico tempio romano dedicato ad Apollo. Si prosegue per Piazza Castello, per arrivare al Castello Sabaudo di Ivrea. Il castello di Ivrea, al momento non è visitabile, ma potete comunque godervi le sue torri da fuori.
Proseguendo per le vie del centro potrete visitare anche il Comune di Ivrea, che ai affaccia su Piazza Ferruccio Nazionale. Infine per completare il giro turistico potete far visita al Ponte Vecchio di Ivrea.
Per continuare al meglio la giornata vi consigliamo di deliziarvi il palato all’Osteria San Maurizio, con una cena tipica della tradizione piemontese. Ad accogliervi ci saranno Diego e Cinzia che vi proporranno dei menù stagionali che rispecchiano la tradizione piemontese, qualche assaggio di pescato fresco, il tutto accompagnato da un’ampia cantina con vini principalmente del territorio e non solo.
Nel pomeriggio proseguiamo con la visita ad Ivrea. Percorrendo Corso Re Umberto, in cui potrete godervi una passeggiata lungo il fiume Dora Baltea. Facendo poi una deviazione per Corso Massimo D’Azeglio potete raggiungere l’anfiteatro romano, costruito intorno al I secolo d. C solitamente si può osservare solo dall’esterno.
Per concludere al meglio la giornata con una bella cena, vi consigliamo il ristorante Aquila Nera che oltre alle migliori ricette della cucina internazionale ed alle ottime pizze, prepara menù raffinati ed accurati a base di pesce. Aquila Nera è anche un albergo, quindi potete approfittarne per soggiornare qualche giorno.
Secondo giorno
Il secondo giorno vi consigliamo la visita all’ex fabbrica Olivetti, la storica fabbrica in mattoni rossi. La figura di Olivetti è fortemente legata alla storia di Ivrea: durante gli anni ’50, periodo di di grande sviluppo e rendimento della fabbrica, vennero fatte alla comunità donazioni e si investi nella costruzione di nuovi palazzi e edifici; nasce così l’architettura olivettiana.
Già che siete lì potete approfittare per visitare la chiesa di San Bernardino, fu costruita durante la seconda metà del 1400 ma già nel XVI secolo la sua fortuna andava decadendo. Camillo Olivetti la comprò nel 1907, quando era già sconsacrata, facendola diventare la sua abitazione, il figlio la trasformò nella sede dei servizi sociali e delle attività del dopolavoro dei dipendenti delle aziende.
Nel pomeriggio vi consigliamo la visita ad uno dei musei di Ivrea. Di seguito potrete trovare la lista dei musei e sta a voi scegliere quale vi interessa di più:
- Museo della Corale
- Museo Civico Pier Alessandro Garda
- Laboratorio-Museo Tecnologic@mente
- Associazione Museo dello Storico Carnevale di Ivrea
- Museo a Cielo Aperto dell’architettura Moderna di Ivrea
- MuseiAmo
Per concludere la giornata vi consigliamo di andare presso la pizzeria La compagnia della Pizza dove potrete scegliere la vostra pizza preferita da un menù con oltre 30 pizze! Dalle pizze classiche, come la Margherita e la Quattro stagioni, a quelli più ricche e particolari, come la Fumè e la Valchiusella.
Terzo giorno
Come terzo giorno vi proponiamo una gita nei pressi del Lago Sirio. In particolare potrete recarvi presso lo Chalet Moia, dove passare una bellissima mattinata all’insegna del verde e dell’aria fresca sulle sponde del lago.
Per pranzo vi consigliamo di provare Ristorante il Cigno. Il ristorante è situato sulle sponde del Lago Sirio tra Ivrea e Chiaverano, avvolto dal verde delle colline canavesane.
Nel Pomeriggio vi suggeriamo di visitare il Giardino Botanico di Oropa “Clorofilla“, che incoraggia, stimola ed insegna a grandi e piccoli con i suoi allestimenti di piante e ambienti, coinvolge nelle sue azioni di sensibilizzazione ricercatori, educatori ed insegnanti, promuovendo pratiche sostenibili e la conservazione della biodiversità, in particolare quella degli ambienti montani.
Quarto giorno
Come ultimo giorni vi proponiamo una seconda gita fuoriporta a Borgofranco d’Ivrea. Lì potrete visitare il Palazzo Marini e il Comune di Borgofranco d’Ivrea.
Per il pranzo vi consigliamo di andare al Ristorante il Veliero.
Nel pomeriggio potrete andare a visitare una delle attrazioni più curiose del Piemonte, le Panchine Giganti. Potrete cercarla come Panchina Gigante #184 – Borgofranco d’Ivrea, 10013 TO.
A metà del pomeriggio vi proponiamo un aperitivo Al Mulino.
In alternativa, vi proponiamo due interessantissime attività da fare:
- Wakeboard Park, un parco dove si possono svolgere diverse attività come wakeboard, beach volley, beach soccer, tappeto elastico. Provalo per trascorrere una giornata avventurosa.
- ASD Wild Horse Trekking: gli amanti della natura potranno dedicarsi a lunghe passeggiate a cavallo, a piedi o in Mountain bike nei percorsi segnalati all´ interno dell´ azienda nell´ Oasi naturalistica di Monte Leoni. È inoltre possibile visitare il lago e rinfrescarsi sulle sue sponde.
6. FOOD & DRINK
C’è una specialità tradizionale piemontese che si può realizzare anche in casa: si tratta di un dolce tipico eporediese, variante alquanto originale della polenta, tanto da chiamarsi Polenta d’Ivrea.
Si chiama così perché questo dolce, rivestito da una sottile crosta friabile, aromatica e delicata, al suo interno, rivela una pasta fragrante, che della polenta ha lo stesso classico colore giallo-oro brillante. Inoltre, la Polenta d’Ivrea, riproduce, sia pure in miniatura, la forma di una fumosa polenta, appena versata dal tegame sul tipico asse di legno. E poi non c’è da meravigliarsi troppo se la si chiama così, dal momento che il suo ingrediente basico è proprio la farina di méliga (farina di mais) che è l’ingrediente fondamentale.
Della Polenta d’Ivrea c’è anche una variante a dimensioni ridotte, la Polentina. Si tratta di una sorta di monoporzione ideale da consumarsi a colazione, a merenda, o come spuntino a metà mattinata. Ad Ivrea e dintorni, molti scolari ancora usano consumarla in classe, nell’intervallo delle lezioni.
La ricetta di questo dolce, gustoso e delicato, è alquanto semplice, ed è per questo che può essere realizzato facilmente anche nel forno di casa: gli ingredienti dell’impasto sono: farina di frumento, la già citata farina di méliga (ovvero mais o granturco), burro, tuorlo d’uovo, fecola, zucchero e scorza di limone grattugiata; mentre la copertura è composta da miele, succo d’arancia o limone, e granella di nocciole. Il segreto sta, come sempre, nel dosaggio dei componenti e in quelle minute varianti, che in ogni famiglia si tramandano sottovoce da madre a figlia, o da suocera a nuora, con la consegna tassativa di non svelarle a nessuno. Non è infrequente, ad esempio, la variante con aggiunta di sciroppi, marmellata, canditi, e nocciole. L’uvetta candita è tuttavia quasi sempre presente nella Polenta d’Ivrea, anche se non è tassativa.
Ma se passate per Ivrea, allora non perdete l’occasione di entrare in una delle numerose pasticcerie della ridente cittadina piemontese, per acquistare una Polenta d’Ivrea realizzata con l’esperienza della tradizione, spesso pluridecennale, nel laboratorio di qualche storico locale che si affaccia sulle vie del centro storico.