Teatro alla Scala

Teatro alla Scala

Il Teatro alla Scala di Milano è uno dei teatri più famosi al mondo, non soltanto perchè rappresenta una prestigiosa istituzione della musica, ma anche perchè è considerato il modello architettonico di riferimento per tutte le costruzioni moderne finalizzate allo spettacolo.

L’architetto Giuseppe Piermarini seppe risolvere con ingegnosità i problemi tecnici riferiti all’acustica, alla visibilità, ai percorsi e movimenti del pubblico, alle diverse esigenze di un luogo destinato alla musica e allo svago. Più che un edificio egli creò un complesso che oltre al teatro comprende il ridotto, la casa da gioco, il ristorante, le botteghe, i camerini e gli alloggi per gli artisti, laboratori, depositi e uffici.
Il Teatro alla Scala  sorge su una pianta rettangolare con l’avancorpo del portico d’ingresso e l’aggiunta di un edificio di servizio a sinistra.

In seguito all’incendio che nel 1776 distrusse il Teatro Regio di Milano, l’mperatrice Maria Teresa d’Austria convocò Piermarini per incaricarlo di progettare il nuovo teatro che doveva sorgere nell’area della soppressa chiesa di Santa Maria della Scala. I lavori vennero finanziati dall’aristocrazia milanese che considerava il teatro come luogo privilegiato ed elitario della loro vita sociale.

Anche se in linea con le idee illuministe, nella seconda metà del Settecento il teatro, similmente a quello greco, doveva essere un edificio pubblico prestigioso per la città e destinato ad eventi di valore educativo, era però impensabile che fosse rivolto all’intera comunità.

Le classi dominanti volevano ancora mantenere il loro status sociale ed il teatro nell’Ottocento è ancora un luogo esclusivo e simbolico, riservato alla mondanità aristocratica e altoborghese.

 

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