Palazzo Donn’Anna

Palazzo Donn’Anna

Il Palazzo Donn’Anna fu progettato e costruito nel 1642 dall’architetto Cosimo Fanzago per volere di Anna Carafa, principessa di Stigliano e consorte del viceré Ramiro Núñez de Guzmán, duca di Medina de las Torres. La sua costruzione rimase incompiuta a causa del rientro in patria del viceré, e della successiva morte di Anna Carafa.
Il Palazzo nasce dal mare e dalla necessità di convivere con esso, così il Fanzago concepì un disegno che si ispirava ai canoni dell’architettura del cinquecento a Venezia, città che vive da sempre con l’acqua.
Di particolare interesse architettonico è il Teatro, sede della Fondazione, separato dal mare da tre imponenti arcate. Gran parte dello spazio è ricavato direttamente nel banco di tufo, e si sviluppa in forma di galleria sul mare, con una straordinaria vista sul golfo di Napoli e il Vesuvio.
Il Teatro fu acquistato da De Felice nel 1958, quando ancora versava in condizioni di totale abbandono: i tre grandi archi a mare erano privi di vetrate, il vento, la pioggia e le mareggiate si abbattevano costantemente, e infiltrazioni d’acqua piovana annerivano la volta, rovinando stucchi e intonaci.
Grazie ad una impegnativa e laboriosa opera di restauro architettonico e ai sapienti interventi dell’architetto De Felice, dopo tre secoli, il Teatro è tornato all’antico splendore barocco. Prima di essere sede della Fondazione, è stato per diversi anni lo studio di De Felice dove hanno lavorato numerosi architetti e progettisti e dove l’architetto ha ideato e realizzato molte sue opere.
Il Palazzo Donn’Anna, edificio incompiuto, ha assunto nei secoli lo spettacolare fascino di una rovina antica, diventando una vera e propria icona della città, incastonato sul litorale di Posillipo, amato dai napoletani anche per l’alone di leggende cui è storicamente legato.

Largo Donn'Anna
Napoli 80123 Napoli (NA) Campania
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