Palazzo dell’Arengario

Palazzo dell'Arengario

Il Palazzo dell’Arengario fu costruito tra il 1936 e il 1956 su progetto degli architetti Portaluppi, Muzio, Galmanini, Magistretti e Griffini e decorato in facciata con bassorilievi di Arturo Martini. Prende il nome da “arengario”, che è sinonimo di “broletto”, ovvero del termine con cui si definiva, in tempi antichi, la sede municipale di un comune. Poco lontano dal luogo dove sorge il moderno Palazzo dell’Arengario era infatti situato il Broletto Vecchio, edificio poi ristrutturato e trasformatosi in Palazzo Reale.

Vincitore del concorso del 1937, il progetto per l’Arengario concluse il processo di rinnovamento urbanistico del centro di Milano, impostato dall’architetto Giuseppe Mengoni che aveva impresso un carattere monumentale all’area attorno al Duomo.

L’Arengario fu infatti costruito dopo la demolizione della cosiddetta Manica Lunga, ovvero di due ali sporgenti di Palazzo Reale verso piazza del Duomo, con la conclusione dei lavori che si ebbe con l’intervento di realizzazione della nuova Piazza Diaz.

Dopo un periodo di abbandono, dopo la guerra, negli anni ’50 fu ristrutturato e adibito a uffici comunali e provinciali.

Piazza del Duomo
Milano 20122 Lombardia IT
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