Palazzo del Senato Sabaudo 

Il Palazzo del Senato Sabaudo di Torino ospitava la Magistratura del Senato Sabaudo e la Camera dei Conti.

Per disposizione del duca di Savoia Carlo Emanuele II, furono comperate nel 1671 diverse dimore nell’isola di San Francesco Saverio da usare per ingrandire le carceri. Nel 1720 Vittorio Amedeo II dispose l’edificazione del palazzo per il Senato nella zona dell’isolato non pensata per le carceri, consegnando il progetto a Filippo Juvarra. Sfortunatamente un anno dopo i lavori vennero interrotti e ripresi nel 1741 con Carlo Emanuele III, che diede il progetto a Benedetto Alfieri. I lavori furono sospesi di nuovo nel 1748 e ripresi nel 1788, sotto Vittorio Amedeo III. Dopo un’ulteriore arresto momentaneo venne effettuata la ripresa definitiva da Carlo Felice con l’architetto Ignazio Michela. Nel 1862 ci fu il completamento del palazzo nel momento in cui anche le vecchie carceri vennero trasportate in una nuova sede.
Convertito poi in Palazzo di Giustizia della città, ora ospita parte degli uffici giudiziari di Torino, essendosi ora trasferito il Palazzo di Giustizia nel nuovo Palazzo di giustizia, in corso Vittorio Emanuele II.