Mombaldone

Mombaldone 

La storia: 

Mombaldone, dall’antico Mons Baldus, si riferiva alla collina su cui stavano gli otto mansi del monastero di San Quintino di Spigno. Mombaldone, immerso nei calanchi, è un piccolo gioiello risalente al Medioevo ed è l’unico paese della Langa Astigiana che preserva ancora le mura originarie e che non ha modificato la struttura abitativa dai tempi della sua fondazione.
L’abitato è costituito essenzialmente da due borghi: il primo, di carattere medioevale, ancora ben conservato, risalente all’epoca romana.
L’altro insediamento, di più recente sviluppo urbanistico, è sorto invece intorno alla stazione ferroviaria.

Le prime notizie ufficiali del villaggio risalgono all’anno 991, quando gli Aleramici beneficiarono il monastero di San Quintino di Spigno con la donazione di alcune terre, fra cui gli otto mansi di Mombaldone. Nel XIV secolo il paese raggiunse il suo maggior sviluppo, allorché i possenti bastioni a sostegno del terrapieno su cui erano edificati il castello e il ricetto vennero fortificati da tre cinte di mura, ancora in buona parte visibili.
La situazione dopo l’assedio degli spagnoli precipitò a causa di una serie di contese, carestie e abusi ecclesiastici. Furono i Savoia che risistemarono le cose: acquisirono il feudo al termine della lunga guerra di successione del Monferrato, sedarono le liti e determinarono per Mombaldone l’inizio di un lungo periodo di tranquillità, interrotta solo dalla parentesi bellica dell’invasione napoleonica.

Da vedere:

  • Chiesa parrocchiale San Nicolao
  • Oratorio dei SS- Fabiano e Sebastiano
  • Centro Storico: Porta d’ingresso, l’antico borgo Catellano, Mozzicone della torre, Castello, Chiesa parrocchiale san nicola, Piazza Umberto I, Molino di Mombaldone, palazzo detto la Fortezza.

Eventi:

  • Sagra delle frittelle: ultima domenica di maggio
  • Festa patronale – Festa della Madonna del Tovetto e Feria Espanola – 8 settembre: dopo la santa messa e la processione con la statua della madonna portata in spalla dai fedeli, inizia la parte profana con una cena spagnola a base di pesce, paella e sangria. Durante la battaglia, gli spagnoli spararono alcuni colpi di cannone contro il castello, mancandolo. Riconoscenti alla madonna per questom i mombaldonesi murarono due palle di cannone all’interno della chiesa del tovetto, e da allora celebrano la festa patronale.
  • Fiera del Montone Grasso: primo sabato di ottobre – è l’ultima occasione di contrattazione all’antica per i numerosi allevatori ovicaprini della zona, e per tutti, l’ultima opportunità di acquisti prima dell’arrivo della brutta stagione.
  • Campionato nazionale F.I.P.E

  • Historia Montis Baudonis – ultimo fine settimana di agosto – alcuni figuranti in costume fanno rivivere le vicende antiche, rappresentando episodi storici. Il borgo apre le porte ai turisti con taverne e botteghe. Si cena con il menù del viandante o a lume di candela accompagnati da musiche ecclesiastiche celtiche e rinascimentali.

Prodotti tipici:

Uno dei prodotti tipici di Mombaldone è il bichirè, un salame locale. Un altro piatto tipico sono i tajarin che sono un primo di pasta fatta in casa. Poi vi sono anche il capretto di Langa, il montone grasso arrosto, la trippa o il bollito in salsa verde, chiamato tradizionalmente bagnétCome dolce Mombaldone propone una delicata robiola Dop di Roccaverano accompagnata da mostarda e miele.

Mombaldone 14050 Mombaldone (AT) Piemonte
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