Chiesa del Santissimo Redentore

La basilica del Redentore, anche nota come chiesa votiva del Santissimo Redentore o più semplicemente come il Redentore, è un importante edificio religioso di Venezia progettato dall’architetto Andrea Palladio nel 1577 sulla Giudecca.

All’interno sono esposte opere di Jacopo Robusti (Tintoretto), Paolo Veronese, Jacopo Palma il Giovane, Francesco Bassano, Alvise Vivarini e Pietro Della Vecchia.

È tradizionalmente il fulcro della grande festa del Redentore, celebrata la terza domenica di luglio a memoria del pericolo scampato della Peste che colpì la città nel 1575.

L’interno è a navata unica, con imponenti e decorate cappelle laterali. Grande importanza ha la luce, come in tutte le opere palladiane, vera protagonista dell’interno, che valorizza volumi e decorazioni. L’edificio ha pianta rettangolare, con un singolare quanto splendido transetto costituito da tre absidi comunicanti con la grande cupola centrale. Dall’intersecazione di essi partono due sottili campanili cilindrici, con tetto a cono, simili a minareti.
La facciata in marmo bianco è uno dei più mirabili esempi di ispirazione classica che tanto resero famoso il Palladio: quattro timpani triangolari e un attico rettangolare si intersecano tra loro, in un contrapporsi di superfici lisce, di lesene e di lunette con statue, ostentando stabilità e rigore classico.

 

Redentore, Sestiere Giudecca
Venezia 30133 Venezia (VE) Veneto
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