Arco di trionfo

Arco di trionfo

Nel 1322 la struttura passò ai Cistercensi di Badia a Settimo, che vi si insediarono solo nel 1442, sollecitati da papa Eugenio IV, che trasferì le Convertite a San Donato in Polverosa. Il convento di Borgo Pinti fu quindi ricostruito fra il 1481 ed il 1526 col finanziamento di Bartolomeo Scala (che nella stessa via fece poi edificare il proprio palazzo) su progetto di Giuliano da Sangallo, che ideò l’innovativo quadriportico in stile ionico, antistante alla chiesa.
L’interno ad aula con sei profonde cappelle per ciascun lato, intonacato di bianco con eleganti fregi architettonici in pietra serena in stile brunelleschiano, e venne armoniosamente arredato fra il 1480 e il 1530 da pale d’altare di artisti di primissimo piano come quali Sandro Botticelli, il Perugino, Domenico e Ridolfo del Ghirlandaio, Lorenzo di Credi e Raffaellino del Garbo, che vennero inesorabilmente trasferite altrove a seguito della ristrutturazione sei-settecentesca.
Dalla destra dell’atrio di accesso al portico si raggiunge la Cappella di Santa Maria del Giglio, affrescata un secolo dopo circa da Bernardino Poccetti. Questa cappella era di patronato della famiglia Del Giglio, da cui il nome, ma la sua decorazione fu voluta da Nereo Neri che ne venne in possesso nel 1598: in tale occasione, il dipinto con il Martirio dei Santi Nereo e Achilleo di Domenico Passignano andò a sostituire la grande pala d’altare di Cosimo Rosselli con l’Incoronazione della Vergine (1505), collocata oggi all’interno della chiesa nella seconda cappella di sinistra.

P.za della Libertà
Firenze 50129 Firenze Toscana
Get directions